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PROGETTO PACIOLI
Il Liceo "Città di Piero" è un
istituto secondario superiore articolato in vari indirizzi e caratterizzato
dal corso liceale scientifico (con sezione linguistica) e dal corso
commerciale (economico e giuridico con le varianti dei programmatori
informatici, del linguistico-aziendale e del Sirio per adulti lavoratori).
Il corso liceale è intestato a Piero della Francesca; il commerciale a Luca Pacioli: due intellettuali che hanno dato un contributo decisivo alla
ricerca in matematica e alla divulgazione scientifica nell’età del
rinascimento italiano. Il Liceo "Città di Piero" ispira la sua azione
all’insegnamento dei due grandi figli di Sansepolcro e collabora con altri
soggetti pubblici e privati, con studiosi e ricercatori alla promozione
della conoscenza dell’opera di Piero e di Luca. In tale ambito, propone per
gli anni 2005/2009 un percorso di ricerca sull’opera di Luca Pacioli e sulla
modernità del suo magistero. A coronamento del quinquennio di studi e
ricerche si collocano da un lato una Mostra (con catalogo) di strumenti
tecnici, scientifici e tecnologici (patrimonio di scuole, di imprese e di
altri soggetti del territorio), dall’altro un Convegno su Pacioli
divulgatore scientifico a 500 anni dalla pubblicazione del De Divina
Proportione.
Luca Pacioli – mercante,
precettore, frate, docente e scrittore – è vissuto nella seconda metà del
Quattrocento e nei primi 15 anni del secolo XVI, affermandosi come studioso
e insegnante di matematica a Venezia, Perugia, Zara, Roma, Firenze, Napoli,
Bologna, Pisa. Fu amico di mecenati (il Duca di Urbino, Ludovico il Moro,
Papa Leone X) e di grandi artisti (Piero della Francesca, Leonardo da Vinci,
Leon Battista Alberti), ma fu soprattutto attento alle implicazioni
economiche, commerciali, artistiche e pratiche delle matematiche.
L’insegnamento, la composizione e la pubblicazione di trattati, la
divulgazione di saperi scientifici disegnano il profilo di un intellettuale
capace di misurarsi con il mondo dell’istruzione e della formazione, con
quello dei commerci e delle arti. Ci ha lasciato numerosi scritti in
volgare. Le opere più importanti sono: la Summa de Arihmetica Geometria
Proportioni et Proportionalità (Venezia, 1494, dedicato a Guidobaldo
Montefeltro) e il De Divina Proportione (composto a Milano nel 1498,
dedicato a Ludovico il Moro, illustrato da disegni di Leonardo, stampato nel
1509 a Venezia). "Caratteristica dell’attività scientifica del Pacioli è la
divulgazione della scienza matematica considerata non solo come speculazione
intellettuale, ma prevalentemente come strumento risolutivo dei problemi
pratici e come fonte di diletto" (A. Marinoni). Si è dedicato con scritti e
riflessioni al tema del "gioco" (gli scacchi, ad es.), agli indovinelli, ai
piaceri sociali tipici delle "brigate", ma non ha trascurato la ricerca
teorica, offrendo anche contributi originali (soprattutto in campo
algebrico). La Summa è un testo fondamentale per la storia della
ragioneria (cfr. nella contabilità la cosiddetta partita doppia) e per i
riferimenti alle questioni relative ai cambi, alle monete e alle relazioni
commerciali, ma è anche un’opera preziosa per scoprire l’ "utilità" della
matematica, ribadita con forza nell’altro fondamentale testo: il De
Divina Proportione, in cui l’autore illustra l’apporto insostituibile
delle scienze matematiche all’ "arte bellica", all’architettura e alle arti
figurative, alla "dolce e suave armonia musicale", ai commerci, alle buone
leggi municipali e perfino agli studi teologici e filosofici.
Matematica e discipline
scientifiche. E’ un dato che le statistiche hanno diffuso a ripetizione
negli ultimi anni. Nei paesi sviluppati (e in Italia il fenomeno appare
preoccupante!). a fronte di una richiesta sempre più precisa del mondo del
lavoro che garantisce buone occupazioni ai laureati negli indirizzi
scientifici, si assiste ad una marcata tendenza a trascurare all’Università
i corsi scientifici e, in particolare, quelli matematici. L’area delle
facoltà scientifiche soffre di un inesorabile calo di immatricolazioni,
tanto che si teme un inarrestabile impoverimento di risorse intellettuali e
un pauroso declino tecnologico ed economico. Quando si propongono "ricette"
per invertire il preoccupante trend, si fa riferimento alla scuola (anche di
base) e all’urgenza di svecchiare il modo di insegnare le matematiche e le
scienze sperimentali, oggi ancora "ostiche e innaturali". "Bisogna insegnare
l’amore per le matematiche", si afferma. Ed è necessario promuovere un
approccio nuovo alle materie scientifiche e alle matematiche in particolare.
Alle domande: "Che cos’è la matematica?"; "Di quali problemi si occupa?";
"Quali sono i suoi legami con le altre scienze?", le Università e gli
studiosi rispondono illustrando da un lato la forza del rigore logico e del
metodo, dall’altro la sua pervasività in tutti i settori delle scienze e il
suo utilizzo nelle tecnologie (informatica e rete), nella medicina (la TAC
ad es.), nell’ingegneria (edile, meccanica, ambientale, aziendale),
nell’economia (dalle banche alle assicurazioni alla Borsa). I laureandi e i
tirocinanti che hanno sperimentato un periodo di pratica didattica nel Liceo
"Città di Piero" hanno insistito sul valore formativo dell’approccio
logico-matematico, sulla bellezza non tanto dei conti e della soluzione dei
problemi, quanto della capacità di farsi domande sempre più coinvolgenti e
sempre più affascinanti e di essere appassionati a guardare oltre il limite,
oltre i confini che sembrano invalicabili. E’, insomma, lo spirito di
ricerca che insegna la matematica e che può essere impiegato in qualsiasi
ambito della vita quotidiana, in quella economica e sociale come in quella
scientifica. Gli Atti del Convegno nazionale sull’insegnamento della
matematica (Montevarchi, 29 nov./1 dic. 2001) documentano l’impegno degli
studiosi e dei docenti nel ridefinire lo statuto di una disciplina antica
nell’era della rivoluzione tecnologica. E Giuseppe Anichini (Università di
Firenze), alla domanda "Quale matematica è utile per il
cittadino-studente?", risponde distinguendo tra le matematiche (per i futuri
matematici e per gli allievi della scuola) e sostenendo che, ad es. nella
scuola secondaria, più che alle tecniche mnemoniche dei calcoli si deve
dedicare attenzione e tempo, con una didattica di tipo laboratoriale ed
un’impostazione modulare, all’organizzazione e all’interpretazione dei dati,
al confronto critico di situazioni incerte, alla ricerca di metodi per
prendere decisioni (buone!): evitando le tentazioni enciclopediche;
esaltando l’essenzialità, la storicità, la problematicità; ricorrendo alle
nuove tecnologie. Riflettere sull’opera di Luca Pacioli e sul suo
insegnamento può essere un’occasione per rivedere la didattica delle
matematiche e delle scienze sperimentali. Non bisogna stupirsi che Pacioli
lo aveva intuito qualche secolo fa: la matematica è per sua natura una
materia interdisciplinare. E’ presente nella diagnosi delle malattie; è
fondamentale nello studio del DNA; è essenziale nell’economia, nella finanza
e nelle relative applicazioni (bancomat, paytv ecc.); ispira l’evoluzione
dell’informatica e delle tecnologie; fornisce strumenti e metodi
all’industria bellica e alle tragedie delle guerre, preventive e no.
Il Progetto Pacioli prevede
il coinvolgimento delle scuole secondarie superiori del territorio (è
auspicabile anche la collaborazione del Liceo classico "Plinio il Giovane" e
dell’ITIS "Franchetti" di Città di Castello) e l’attenzione delle Università
(quelle del CRESP innanzitutto, ma anche Perugia e Urbino) e della comunità
scientifica. Il meeting del 2009 si svolgerà a Sansepolcro e sarà articolato
in due sessioni: una didattica, in cui saranno protagonisti gli studenti e
gli insegnanti delle scuole del territorio; l’altra scientifica che
registrerà l’apporto di studiosi anche stranieri. Gli studenti delle scuole
coinvolte potrebbero condurre, con la guida dei docenti, ricerche e studi su
temi già accennati in questa proposta. I risultati potrebbero essere esposti
nella sessione didattica del convegno. Esempi di temi di ricerca per le
scuole: 1. Pacioli divulgatore delle scienze matematiche. 2. La "ragioneria"
di Pacioli. 3. Pacioli e Piero della Francesca. 4. Pacioli e Leonardo da
Vinci. 5. Le matematiche nel Rinascimento italiano. 6. La matematica e la
sua natura interdisciplinare. 7. Matematica e scienze sperimentali. 8.
Matematica e tecnologie dell’informazione. Alla sessione scientifica del
convegno si confronteranno studiosi anche internazionali (matematici,
storici della scienza, esperti di scienze economiche e di tecnologie)
sull’interpretazione dell’opera di Luca Pacioli e sulla dimensione delle
matematiche nell’epoca della rivoluzione tecnologica e della globalizzazione.
In preparazione del percorso che conduce alla Mostra e al meeting del 2009,
il Liceo "Città di Piero" ripubblica il volume del compianto Mario Pancrazi
(Luca Pacioli, la "Summa" e la matematica del ‘400), mette a disposizione
materiali didattici e scientifici, attiva - insieme ad altri soggetti - il
Centro Studi "Mario Pancrazi", con l’intento di promuovere gli studi, gli
studenti e i giovani laureati delle aree matematiche e scientifiche del
territorio, in collaborazione con gli Enti e le imprese locali, le
Università e i centri di ricerca operanti a Sansepolcro e nella vallata altotiberina. |