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Sulle tracce di Giorgio Alberti

Il sito www.giorgioalberti.it raccoglie estratti dagli scritti di Giorgio Alberti: dalle poesie giovanili, al romanzo Il silenzio della campane, agli Appunti su Verga Pascoli e Saba, all’opera, postuma, Pellegrinaggi terrestri pubblicata nel 2006. Questa si compone di 3 saggi: La mia sala... con i miei discepoli (tratta dell'architettura religiosa e del rito che in essa si compie); Francesco, Giotto, Dante e le origini del genio italico; Peregrinatio animae ad quaerendam pietatem.
Nell'ambito della ricerca comune ai tre saggi, più ampio e complesso si presenta il terzo

La peregrinazione del greco Moniris alla ricerca della pietà si compie attraversando i testi e le manifestazioni molteplici del pensiero propri della cultura occidentale e puntualizzando il suo percorso sulla rilettura del Vecchio e Nuovo Testamento e degli scritti francescani. Il racconto di Moniris, il solitario, in prima persona è solo il prologo di una profonda riflessione sui libri biblici. La lettura di Giorgio Alberti non è solo religioso-teologica, linguistica o storica o critica; è una lettura “totale” nel senso della quantità e in quello della profondità. Vi si scopre una riflessione a metà fra la poesia e la filosofia, la teologia e la storia, l’interpretazione filologica e quella contenutistica, sostenuta da una sensibilità resa accorta da una vasta cultura. Le riflessioni aprono altresì spazi imprevisti sulla letteratura di ogni epoca e sull’arte nella varietà delle sue manifestazioni: i versi di Omero, di Dante, di Virgilio, del Tasso... il messaggio di un quadro, le note di una musica. Sono incisi splendidi, guidati dalla forza del pensiero analogico, che segnano i percorsi sotterranei della cultura occidentale, nelle assonanze o dissonanze con le voci della Bibbia. Sempre con l’attenzione al punto di partenza, l’Ellade e a quello che sarà il punto di arrivo, San Francesco, che con Giotto e Dante segna le origini del “genio italico”.